Cos’hanno in comune una capra ed un leone?!?
…
Beh, ben poco. Nulla forse, a ben pensarci.
Se non per qualcuno il desiderio di mimare il famoso ruggito del leone della Metro-Goldwyn-Mayer con con quello meno nobile – ma più divertente – del ruminante.
Questo perlomeno era l’intenzione di Todd S. Yellin in combutta con Lon Bender.
E chi sono costoro?
Lon, anno ’59, è un sound editor supervisor di circa 90 film, nonché vincitore di un premio oscar per gli effetti sonori.
Era il 1995 e il film era Braveheart (5 Oscar su 10 candidature!).
Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti ed il caro Bender ha anche fondato una sua società di effetti sonori – la Soundelux.
Insomma, non l’ultimo degli scemi.
Ma allora perché cavolo stava cercando di mimare il leone della MGM con una capra?
Di cosa era alla ricerca?
Qui entra in scena Todd di New York, il quale – oltre ad avere un dottorato in scienze politiche – ha un master in arte e si è cimentato in regia e scrittura cinematografica.
Ma il suo lavoro consiste nell’incrociare tanti dati per scoprire preferenze filmiche e tendenze televisive da anticipare.
(… in compenso ha zero post su Twitter e lo seguono in tutto 32 afficionados…)
Ma di cosa era alla ricerca, insieme a Lon?
Di un sound evidentemente.
Un sound che doveva avere a che fare con un intro, uno slogan, una sigla.
Un sound che doveva accendere nella testa degli ascoltatori una serie di immagini di fantasie inebrianti.
… E infatti la capra è stata scartata come proposta…
In compenso, grazie ad un sapiente uso di missaggio audio di una chitarra e di una bussata alla porta (il toc-toc per intenderci) sono riusciti a creare una sigla che oggi è nella testa di (almeno) 210 milioni di persone.
O, perlomeno, è presente nel retro cervello delle persone, in modo magari non del tutto cosciente; della serie che è attiva in noi una determinata maniera ma non ne siamo consapevoli.
Ed è qui che su suolo italiano il 1° febbraio 2022 Publicis Italia tira fuori il nuovo spot di Netflix dove proprio questo ancoraggio sonoro viene sfruttato all’ennesima potenza, costruendo e basando su di esso una serie di potenziali micro-storie che si formano nella mente (=occhi) di spettatori.
Il claim finale è “Quando una grande storia sta per iniziare, lo senti.”.
Come a dire, che una grande storia che si sta per formare tu la percepisci.
E se hai percepito anche te l’importanza della narrazione aziendale e hai deciso di prepare il tuo futuro prenota il tuo slot gratuito di incontro con me.
Sarò ben felice di assisterti nella creazione di qualcosa di unico: La Tua Impresa!
#takeaction
(*) Se ti stai domandando perché Netflix volesse copiare il suono di MGM è semplicemente perché l’ha acquisita. Ça va sans dire che operazioni simili richiedono grandi investimenti.
Questo per dire che anche la creatività ha un costo.
In Italia spesso e volentieri si da per scontato che sia una merce gratuita.
La storia di oggi ci insegna esattamente il contrario; qualsiasi azione compiuta per distinguirsi richiede focus, tempo e… budget.