Sapete quanta spazzatura produce ognuno di noi?
Circa 500kg all’anno.
500kg. All’anno. Ciascuno di noi.
Sono numeri grandi.
Immaginati cosa può significare gestire queste tonnellate infinite di scarti a livello nazionale…!
Tu come affronteresti questo problema? Quale soluzione proporresti?
C’è una realtà che ha reso efficiente tutto ciò, con l’obiettivo di far diventare ciascuna metropoli di oggi una potenziale Miniera Urbana.
Esatto, miniera. Perché, che tu ci creda o meno, noi abbiamo vere ricchezze in mano.
Noi (io e te) siamo in grado di fare la differenza, attraverso un piccolo ma grande gesto; quello del corretto conferimento.
Ovvero, dove buttare cosa.
E proprio questa settimana ha avuto luogo a La Lanterna (splendido roof top ideato da Fuksas) la festa dei 25 anni di questa realtà, ovvero, del CONAI – Consorzio Nazionale Imballaggi.
In questa occasione è stato proiettato il trailer del documentario “Tutto si trasforma”, che ripercorre le tappe salienti di questo unicum (di successo) italiano, che è il CONAI.
Un documentario del quale ho avuto il piacere di esserne autore e regista.
E questo grazie ad EIIS (e nello specifico grazie alla fiducia che mi è stata data da parte del nostro presidente Carlo Alberto Pratesi e del nostro direttore Andrea Geremicca).
Ma un grazie sentito e riconoscente lo voglio dare pubblicamente al presidente del CONAI, Luca Ruini, che ha saputo cogliere la curiosità dal mio sguardo nel parlare di sistemi di impresa e nel poterli raccontare attraverso il linguaggio cinematografico e documentaristico, rendendoli accessibili ovunque e a chiunque.
“Ascoltare vuol dire capire ciò che l’altro non dice.” (Carl Ramson Rogers, psicologo statunitense)
Ecco, a me piace ascoltare e cercare di capire le scelte, i perché ed i come.
Mi piace dare voce ai protagonisti di queste Imprese italiane, spesso conosciute solo a pochi.
Il CONAI ne è un grande esempio. Ha reso consapevole il cittadino italiano che “non è solo una pedina del sistema, ma che ne è, anzi, il perno centrale!” (per citare il sindaco di Bitetto, l’arguta Fiorenza Pascazio).
Come ti dicevo è proprio questo piccolo grande gesto che permette di trasformare a nuova vita ciò che scartiamo.
Non scordiamocelo.
Ci sono un mondo di storie da poter diffondere, storie rincuoranti, incoraggianti e che fanno bene alla costruzione di un mondo realmente più sostenibile.
Il CONAI ne è un detentore illustre.
Sapevi per esempio che siamo tra i primi in Europa per la qualità di conferimento dei materiali di riciclo?
E ti assicuro che negli anni ’90 l’Italia non era certamente vista come paese virtuoso in materia di riciclo…(vai a vedere i giornali di allora, anzi, guarda il documentario “Tutto si trasforma” appena uscirà).
Da 25 anni il CONAI ed i suoi consorzi accompagnano l’Italia verso un futuro più sostenibile e anticipando con una forza dirompente ciò che oggi noi chiamiamo economia circolare.
L’augurio personale che faccio al CONAI è che condividere questa storia ci possa educare e possa essere un passo ulteriore verso un futuro (prossimo) realmente sostenibile.
Take Action!